Preventivo per stesura millesimi secondo norma UNI 10200.

La cogenza della normativa UNI 10200 dal titolo "Impianti termici centralizzati di climatizzazione invernale e produzione di acqua calda sanitaria - Criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione invernale ed acqua calda sanitaria" è stata determinata dall'art. 9 del D.lgs n. 102/2014.
La scadenza per tale adempimento è al 31/12/2016 per tutta Italia.
La ripartizione della spesa totale di riscaldamento e acqua calda sanitaria richiede quindi i seguenti punti:

  1. determinare la spesa totale;
  2. determinare l’energia utile prodotta;
  3. calcolare il costo del’energia all’uscita dal generatore;
  4. ripartire l’energia utile totale fra consumi volontari e involontari.;
  5. ripartire l’energia utile volontaria in base alle letture delle apparecchiature;
  6. ripartire l’energia utile involontaria in base ai millesimi di riscaldamento.
  7. Ripartire le spese di riscaldamento delle parti comuni secondo i millesimi di proprietà
Di recente il D.lgs 141/2016 ha apportato alcune importanti modifiche al citato articolo 9 del D.lgs n. 102/2014.
In particolare, per i condomini con appartamenti con fabbisogni termici al metro quadro molto diversi tra loro (le differenze devono essere almeno del 50% in più) è possibile ripartire i costi di riscaldamento attribuendo la quota del 70% ai consumi volontari (suddivisione in base alle letture dei ripartitori) e il restante 30% ai consumi involontari.
Quest'ultima frazione si potrà suddividere tra i condomini con criteri che esulano dai dettami della UNI 10200, purché tali criteri siano approvati dalla maggioranza dell'assemblea condominiale.
Sembrerebbe che la UNI 10200 con questa norma sia andata in pensione, per lo meno per gli edifici con dispersioni elevate. Tuttavia il testo del decreto non è chiaro sulle modalità di calcolo degli squilibri dei fabbisogni termici degli appartamenti, inoltre si demanda tutto alle decisioni dell'assemblea condominiale.
L'obiettivo del legislatore è quello di favorire i proprietari degli appartamenti con maggiori dispersioni, quelli al piano terreno e all'ultimo piano, tuttavia, essendo questi, di solito, in minoranza nell'assemblea condominiale, non si capisce per quale ragione gli altri debbano allontanarsi da una norma come la UNI 10200 che li tutela maggiormente.
La norma UNI 10200 rimane comunque per il Legislatore il punto di riferimento per il calcolo dei millesimi di riscaldamento. Cosa accade a quei condomini che hanno un impianto centralizzato con riscaldamento a pannelli, dove la contabilizzazione è antieconomica e difficilmente realizzabile? Vale ancora il criterio di ripartizione secondo millesimi di riscaldamento calcolati in base ai metri quadri o ai metri cubi degli appartamenti o è necessario ricalcolarli secondo la UNI 10200?
A rigor di logica questi condomini dovrebbero rivedere i millesimi di riscaldamento e ricalcolarli secondo la norma, tuttavia ad oggi non c'è un obbligo specifico a meno che la maggioranza dei condomini decida per la revisione millesimale.
Di seguiti vengono evidenziati i costi relativi alle prestazioni professionali che comprendono : Sopralluogo negli appartamenti, rilievo della tipologia e della misura delle superfici disperdenti, mappatura impianto, calcolo del fabbisogno termico dell'involucro, redazione millesimatura riscaldamento conforme alla normativa UNI 10200 e dei calcoli percentuali delle perdite di impianto da ripartire come quota fissa, redazione di tabella di calcolo con parametri per effettuare in modo corretto la contabilizzazione tramite inserimento delle letture a fine anno.
Tabella : millesimi UNI 10200/2013 2024
numero unita' immobiliari costo €/unita'
Sino a 10 unità immobiliaripreventivo gratuito su richiesta
Sino a 30 unità immobiliari preventivo gratuito su richiesta
Sino a 50 unità immobiliaripreventivo gratuito su richiesta
Oltre 50 unità immobiliaripreventivo gratuito su richiesta

Importi non comprendono iva e cassa previdenziale.
Tutte le tabelle saranno redatte da termotecnici abilitati ed iscritti all'albo professionale.
Come Evitare il ricalcolo millesimale secondo la UNI 10200.
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